Giovanni Orelli
Ha esordito con L’anno della valanga (1965), cui sono seguiti numerosi romanzi e racconti (La festa del ringraziamento, 1972; Il giuoco del Monopoly, 1961; Il sogno di Walacek, 1991; Il treno delle italiane, 1995; Da quaresime lontane, 2006), percorsi da una verve ironica, esuberante, che stigmatizza il codificato e il canonizzato, mescolata a momenti di riflessione e d’inquietudine. Alla scrittura narrativa ha alternato quella poetica, in dialetto e in lingua, improntata soprattutto al gioco linguistico e allo scherzo: Né timo né maggiorana (1995), L’albero di Lutero (1998), Quartine per Francesco. Un bambino in poesia (2004), Un eterno imperfetto (2006).