«È più di un thriller, che è rinchiuso nel recinto di un genere. Va al di là, scavalca le definizioni. Detta le regole invece di rispettarle».
Gian Luca Favetto, la Repubblica
«Scrive bene, dannatamente bene, Peter Abrahams. Con uno swing pieno di grazia».
Gian Luca Favetto, la Repubblica
La carriera di Bobby Rayburn, asso del diamante, è giunta a un bivio come quella di Gil Renard, piazzista di coltelli appassionato di baseball. Bobby ha in tasca un contratto stellare, ma ha perso il feeling in battuta e il numero di maglia portafortuna. Riuscirà a riscattarsi e portare i Sox al titolo? Gil è sicuro di sì, e lo ripete come un mantra sulle frequenze di una radio che dà sfogo agli umori dei tifosi. Ma la crisi di Bobby si fa sempre più nera. Gil, licenziato dall’azienda e sconvolto da un divorzio, si convince che le sorti di Bobby siano nelle sue mani, e precipita in un vortice di disperazione e follia. La rinascita del campione sarà la sua ultima possibilità di «avere il coltello dalla parte del manico».
Apprezzato da Stephen King, e portato sul grande schermo da Tony Scott e Robert De Niro, The fan – con la sua scrittura lacerante e sincopata – appartiene di diritto alla grande tradizione del thriller compulsivo americano, in cui si riversano la violenza, le ossessioni e le inquietudini della società statunitense.
