Cielo rosso al mattino
Paul Lynch
Irlanda, 1832. Cacciato dalla fattoria in cui vive con la sua famiglia, il giovane Coll Coyle affronta Desmond Hamilton, il figlio del proprietario terriero. È un attimo fatale, e l’incontro si trasforma in tragedia. Il corpo senza vita di Hamilton giace ai piedi del suo cavallo, e a Coyle non resta altra scelta che fuggire. Gli sgherri del padrone, guidati da John Faller – «l’incarnazione del male razionale» –, danno inizio a una spietata caccia all’uomo. Spinto tra le terre paludose della contea di Donegal, Coyle scappa oltreoceano, in America, e trova lavoro nel cantiere di una ferrovia in Pennsylvania. Un viaggio folle, tra i morsi della fame e un’epidemia di colera; una fuga in cui il paesaggio, «silenzioso e sterminato», è sempre in primo piano. Cielo rosso al mattino è un’esplorazione del lato spietato dell’uomo: una storia di oppressione in cui è racchiusa tutta la ferocia dell’esistenza umana. Un racconto in cui la prosa, lirica e vibrante, evoca «una sorta di quintessenza irlandese».
Paul Lynch Nato a Limerick nel 1977 e cresciuto nella contea di Donegal, Paul Lynch vive a Dublino. Ha diretto la sezione di critica cinematografica del «Sunday Tribune» e collabora da tempo con il «Sunday Times». Cielo rosso al mattino è stato il libro dell’anno per l’«Irish Times», il «Toronto Star» e l’«Irish Independent». Il suo secondo romanzo, The Black Snow, è stato finalista in Francia al Prix du Roman Fnac. Accostato ad autori come Cormac McCarthy, Seamus Heaney e William Faulkner, Lynch è considerato tra i migliori scrittori irlandesi della sua generazione.
traduzione ▪ Riccardo Michelucci
collana ▪ Bookclub
pagine ▪ 240
isbn ▪ 9788898970889
prezzo ▪ 17 euro
data di uscita ▪ 18 maggio 2017