Friday Night Lights
In Texas il football è una religione. E in nessun altro luogo è vissuto con l’intensità che si respira a Odessa – «paradossale combinazione tra il vecchio Sud e il selvaggio West» –, dove ogni venerdì sera d’autunno, illuminata dai riflettori dello stadio, una squadra di diciassettenni va in campo davanti a ventimila spettatori. Non ci sono atleti straordinari, forse nessuno giocherà nei pro, ma intorno alle inebrianti vittorie e alle inopinate sconfitte dei Panthers si è cementato negli anni l’orgoglio di un’intera comunità. Nel 1988 H.G. Bissinger decise di trascorrere un anno proprio lì, a Odessa, «la città peggiore sulla faccia della Terra», quella con il più alto tasso di omicidi della nazione, tra file di motel semivuoti e impianti di estrazione in disuso, dove gli abitanti pensavano che «l’unico governo buono fosse l’assenza di governo». Osservatore curioso e implacabile, Bissinger passò quell’anno a studiare e intervistare i giocatori, lo staff tecnico, la gente del posto, per ricomporre poi i tasselli di una cittadina tormentata dai fantasmi della segregazione e logorata dalla schizofrenia del mercato petrolifero, in cui l’euforia del boom cede ogni volta il passo alla depressione più nera. Con due milioni di copie vendute negli Stati Uniti dalla sua uscita nel 1990, Friday Night Lights è considerato uno dei migliori libri mai scritti sullo sport, in grado di raccontare con stupefacente precisione – pur concentrandosi su un microcosmo isolato e fuori dal tempo – i valori fondanti e le storture dell’America di oggi.
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Data di uscita
Gennaio 2020
EAN
Collana
Vite Inattese
Pagine
416
Traduzione
Leonardo Taiuti